“The mediocre man is a monster. That’s you: a dangerous criminal, conformist, racist, a somebody who’s anybody… You don’t exist”… Il genio assoluto – When Pasolini met Orson Welles.
In Pasolini’s Ricotta, an over–blasé Orson Welles accepts to give a short interview (“non più di quattro domande“) to a stupid journalist, answering just any idiotic thought that crosses his mind :
Journ. — Che cosa vuole esprimere con questa sua nuova opera?
O. W. —Il mio intimo, profondo, arcaico cattolicesimo.
Journ. Che cosa ne pensa della società italiana?
OW — Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa.
Journ. – Che ne pensa della morte?
OW – Come marxista è un fatto che non prendo in considerazione.
Journ. Quale è la sua opinione sul nostro grande regista Federico Fellini?
OW – Egli danza. (He dances)
Then Welles read to the journalist Pasolini’s splendid poem “Io sono una forza del Passato“, and asks the journalist (mentre quest’ultimo idiotamente ride):
OW : Lei non ha capito niente perché lei è un uomo medio. E’ così?
Journ: Beh sì.
OW: Ma lei non sa cos’è un uomo medio? E’ un mostro. Un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista.
Journ: Ehehem.
OW: E’ malato di cuore lei?
Journ: No, no, facendo le corna.
OW: Peccato, perché se mi crepava qui davanti sarebbe stato un buon elemento per il lancio del film. Tanto lei non esiste. Addio.
… and here is the poem :
“Io sono una forza del Passato.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai ruderi, dalle Chiese,
dalle pale d’altare, dai borghi
dimenticati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono vissuti i fratelli.
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